Manutenzione Fabbricati e viabilità silvo-pastorale
ATTIVITA’
I beni facenti parte del “patrimonio antico” delle Regole di San Vito di Cadore sono per Statuto indivisibili, inalienabili ed inusucapibili ed hanno naturalmente la necessità di essere assoggettati a manutenzione ordinaria e, talvolta, straordinaria.
Per quanto concerne la gestione del patrimonio boscato, Vi rinviamo ai capitoli precedenti C).
In funzione però dello svolgimento delle attività di conservazione e gestione attiva del territorio regoliero è indispensabile il mantenimento di un adeguata condizione di fruibilità della cospicua rete infrastrutturale che compone la viabilità silvo-pastorale a servizio dei boschi e dei compendi pascolivi e lo stesso concetto di manutenzione si estende naturalmente ai vari fabbricati sorti originariamente per necessità legate al settore primario.
Tale necessità implica quindi un periodico intervento di manutenzione sulle strade silvo-pastorali e sui fabbricati giacenti entro la proprietà con il primario scopo di non perdere ma di valorizzare tali preziose risorse ereditate dal passato.
1) Viabilità silvo-pastorale
La viabilità silvo-pastorale riveste un’importanza fondamentale nell’economia e gestione del territorio regoliero per i seguenti motivi: a) permette la penetrazione all’interno delle estensioni boscate; b) consente di intervenire con mezzi adeguati allo scopo di mantenere in piena efficienza i corsi d’acqua; c) assicura i collegamenti con i vari fabbricati rurali; d) consente il trasporto del bestiame verso le malghe collocate per lo più in alta quota.
La viabilità silvo-pastorale delle Regole in taluni casi si integra con la viabilità comunale.
Per le ragioni di cui sopra gli interventi di manutenzione di dette strade è un punto cardine nell’attività svolta dalle Regole soprattutto considerando le condizioni climatiche che si verificano oggigiorno. Tale condizione implica un notevole aggravio dell’impegno gestionale in tal senso visto l’aumentata probabilità di fenomeni atmosferici eccezionali che sempre più spesso creano criticità sul territorio.
Gli interventi su detta viabilità consistono principalmente nell’esecuzione di opere per la corretta regimazione delle acque attraverso la predisposizione di canalette prefabbricate posate sulla sede stradale, la realizzazione di canali di scolo laterali, la realizzazione di guadi o piccole opere di attraversamento dei corsi d’acqua secondari, vi sono poi opere di sostegno delle scarpate eseguite attraverso la predisposizione di arce o opere similari, la sistemazione della sede stradale deteriorata per il passaggio di mezzi pesanti (es. trasporto legname), etc.
La presenza di tale viabilità risponde poi ad un importante ruolo correlato ovvero quello di garantire anche la possibilità, in caso di necessità, di accesso con eventuali mezzi di soccorso all’interno del territorio data la notevole vocazione turistica che attira un numero sempre maggiore di fruitori della montagna.
Di seguito riportiamo l’elenco delle strade silvo-pastorali di proprietà ed in gestione alle Regole di San Vito di Cadore.
2) Fabbricati rurali
I fabbricati rurali sul territorio delle Regole sono anche essi di fondamentale importanza.
Sono principalmente strutture ereditate dal passato agricolo della valle e costituiti da fienili, casere, quest’ultime abbinate in taluni casi alle relative stalle ove stazionava il bestiame.
Nel “recente” passato i fienili, per lo più a quote elevate sopra i 1.300 m.s.l.m. venivano utilizzati dalla popolazione sanvitese come appoggio durante il periodo estivo da luglio a settembre per l’attività di sfalcio dei prati (coloniei), attività questa che si spingeva in alto fino ai 1.600-1.700 m.s.l.m.. I fienili, oltre che costituire rifugio per la notte alla popolazione impiegata, venivano utilizzati per immagazzinare il fieno prodotto per poi trasportarlo, in un secondo tempo, a valle.
Le casere e stalle avevano la vocazione principale di accogliere il bestiame durante i periodi estivi come in parte avviene tutt’oggi anche se con modalità differenti; Al giorno d’oggi infatti i compendi pascolivi vengono utilizzati soprattutto per la monticazione delle vacche non da latte.
Casere e fienili sono anche punti di appoggio e ricovero per i pastori che governano gli animali in alta quota sopra i 2.000 s.l.m.
Tutte queste strutture, pur essendo costruite da capaci maestranze dell’epoca e con tecniche ben consolidate dai nostri avi, necessitano naturalmente di periodiche manutenzioni in particolar modo per le parti e strutture lignee esposte alle intemperie.
Particolare attenzione in questi ultimi tempi viene posta dalle Regole per il recupero di fabbricati rurali in precario stato strutturale.