La gestione delle malghe e dei pascoli

Pecore al pascolo (loc. I Brite)
Casera Giau
Una veduta di Mondeval de Sora
Malga Prendera
Casera Fiorentina
Malga Giau
ATTIVITA’
Oltre ai boschi, le Regole di San Vito amministrano un vasto comprensorio di praterie e pascoli di alta quota (1.500-2.650 m s.l.m.), che corrispondono ai complessi malghivi di Giau, Mondeval de Sora, Prendera e Fiorentina-Dorona, situati tutti in destra Boite.

Ogni anno queste malghe sono frequentate da bestiame nel periodo che va dal 15 giugno al 15 settembre.

Malga Giau ospita in prevalenza vacche da latte, Malga Prendera bovini giovani, Malga Fiorentina vacche e cavalli, mentre il pascolo di Mondeval, così come le pendici delle Rocchette (Roan, Ruoibes, Regoietes, Brite, Sponda dei Poduoe, Duoe, ecc.) vengono riservate al pascolo di pecore e capre, più adatte a continui spostamenti lungo impervi pendii.

Il pascolo di Malga Giau è il complesso che possiede le potenzialità organizzative e produttive più elevate, in considerazione della posizione e della relativa accessibilità delle superfici pascolabili, prevalentemente concentrate nei dintorni della malga.

L’altopiano di Mondeval de Sora rappresenta un ambito di eccezionale valore naturalistico e archeologico, le cui caratteristiche vengono preservate e valorizzate anche attraverso la manutenzione del pascolo, che può essere realizzata esclusivamente attraverso l’imposizione di un carico minimale di bestiame.

La conca di Prendera è adatta all’allevamento dei bovini giovani, anche se l’impiego del complesso è attualmente penalizzato dalla mancanza di strade di accesso e dalla fatiscenza dei fabbricati. Il destino dell’alpeggio è principalmente legato al recupero della viabilità e alla ristrutturazione degli edifici e delle attrezzature.

Il complesso malghivo di Fiorentina si compone dell’omonima malga, dotata di una casera, di una stalla e di un alloggio per i pastori e incorpora il pascolo di Dorona.

Attualmente, in molte delle aree sopra citate, solo una porzione contenuta risulta effettivamente idonea al pascolo degli animali, specialmente negli alpeggi posti al di sotto dei 2.000 m s.l.m.

La maggior parte della superficie risulta infatti occupata da zone che, per varie ragioni, non sono frequentate dagli animali. Tra i motivi principali si citano: l’eccessiva lontananza dal centro malghivo o dai punti di abbeveraggio, la presenza di specie erbacee non appetite, la pendenza proibitiva, la distribuzione discontinua dell’erba, la notevole ricolonizzazione da parte degli arbusti, la presenza di terreno saturo d’acqua, la frequenza degli inclusi boscati (anche se occasionalmente pascolati).

Nel caso di Giau, ad esempio, il pascolo si presta particolarmente all’allevamento della vacca da latte, ma la possibilità di utilizzare l’erba con il numero di capi programmato dipende, in larga parte, dalla buona riuscita degli interventi di decespugliamento e di contenimento dell’espansione dei margini boschivi, ai quali le Regole intendono provvedere nei prossimi anni.

Lo stesso dicasi per Malga Fiorentina, costituita da pascoli inglobati nel bosco, i quali necessitano di interventi di pulizia ed ampliamento.