Il piano di assestamento

Fustaia di abete rosso matura (peccete di Geralba)
ATTIVITA’
La normativa forestale della Regione Veneto colloca alla base della gestione del patrimonio silvo-pastorale il Piano di assestamento, che viene predisposto con scadenza decennale ormai da oltre 140 proprietà, in prevalenza Comuni e Regole.

Il Piano di assestamento, detto anche Piano economico o di riassetto dei beni silvo-pastorali, è il documento che definisce le priorità gestionali dei boschi e dei pascoli regolieri.

A tal fine, il Piano di assestamento individua:

  1. l’evoluzione e le caratteristiche dei boschi e dei pascoli inclusi nella proprietà;
  2. la collocazione, la sequenza e le modalità di esecuzione dei tagli finalizzati alla produzione del legname (piano dei tagli dei lotti boschivi);
  3. le cure colturali riservate ai boschi giovani (sfollo, diradamento, ripulitura);
  4. gli interventi infrastrutturali (sistemazione e realizzazione di tratti di viabilità silvo-pastorale);
  5. gli indirizzi di gestione dei pascoli (carico di bestiame ottimale, interventi di manutenzione del cotico erboso e contenimento dell’espansione del bosco);
  6. gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture malghive (casere, stalle, ricoveri, recinzioni, abbeveratoi, piccoli impianti di produzione di energia elettrica).

La salvaguardia della stabilità e della vitalità del bosco è considerata il presupposto fondamentale per consentire l’erogazione di una molteplicità di beni e servizi. L’obiettivo del Piano è dunque quello di conciliare le esigenze economiche del proprietario con l’opera di tutela e miglioramento degli ambiti naturali interessati dall’attività umana.